... Tu eri la vita e le cose...
Non pena, non febbre allora ... Cesare Pavese
Il regista e la ricerca
La giostra è una sequenza di 6 cortometraggi, ciascuno con una propria unità interna, ma tutti indissolubilmente legati tra loro da fili leggeri e richiami sonori. I filoni di ricerca e di sperimentazione: l'aspirazione alla sintesi e all'essenza, la stratificazione dei messaggi, la circolarità, la continuità tra passato e presente... Il suono, in particolare, viene esplorato nelle sue potenzialità di sollecitare nel profondo tutte le facoltà percettive dello spettatore e diventa "personaggio" di significati. Approfondimento »
Un film sperimentale
Nel 2009 La giostra diventa uno dei primi laboratori di sperimentazione dell'uso esclusivo di fotocamere reflex digitali per riprese in Full HD. Le nuove tecnologie digitali DSLR (Canon EOS 5D Mark II) per la prima volta permettono un girato in alta definizione, ma con costi contenuti e abbordabili. Una piccola rivoluzione per il cinema indipendente.
La produzione
C'è, nel progetto La giostra, un che di visionario. "Visionario" inteso come capacità di visione, lungimiranza, volontà di tener fede ai propri sogni. Luigi Alberton aveva il soggetto nel cassetto da dieci anni, scritto di getto durante un viaggio solitario sin nei dettagli, come una "visione". Allora, l'aveva ambientato nel 2010, "prevedendo" che in dieci anni la tecnologia gli avrebbe fornito i mezzi necessari. E così è stato. In dieci anni sono maturati i tempi e le tecnologie... E la "visione" è diventata realtà. Approfondimento »
Le pubblicazioni
BLU-RAY DISC La giostra in Blu-ray Disc, con tutta la qualità del Full HD e del surround sound 5.1. Sottotitoli in inglese. |
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CD DRAGO Le canzoni del film sono raccolte in un CD di musica acustica. |
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IL LIBRO DEL FILM Il libro del film testimonia la nostra esperienza: dalla prima idea fino alla prima visione. |
Dati del film
Il film è composto da una sequenza di 6 corti
della durata complessiva di 20 minuti:
1. Intro (audio-corto)
2. Alida
3. Il sogno
4. L'ossessione
5. Canzone di Davide
6. 1940
La giostra è tra i primi film sperimentali prodotti con le DSLR.
È una produzione indipendente e low budget.
Girato nel 2009 con fotocamere digitali Canon EOS 5D Mark II
Realizzato in Full HD 1920x1080 / 16:9 (= 1:1.78) / 25 f/s
Audio in stereo e surround sound 5.1
Pubblicato nel 2010
Eventi
La Giostra al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto (TV). La serata »
La Giostra alla VI rassegna cinematografica "Senzaorariosenzabandiera". La serata »
La Giostra alla rassegna Cinema D'arte - Spazio Bixio del Teatro Theama (VI) - Locandina
La Giostra: l'anteprima a Sonopoli. La serata »
Credits
Scritto, prodotto, diretto:
Luigi Alberton - nota biografica »
Personaggi e interpreti principali:
Davide e Guglielmo: Loris Rampazzo
Alida: Sara Tamburello
Drago: Eleonora Fontanza
Squadrista: Luca Nizzero
Main crew:
Fotografia e cameraman: Bruno Tarraran
Soggetto e sceneggiatura: Luigi Alberton
Collaborazione sceneggiatura: Maria Cristina Leardini
Montaggio: Luigi Alberton
Finalizzazione e colorazione: Paolo Bernardini
Musiche e sonorizzazione: Luigi Alberton
Riprese audio: Paolo Bernardini, Massimo Pepe
Tutti i credits del film »
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+39 340 1227982 - info@immaginariosonoro.org
Tiziano | scritto 31/07/10
La presenza di persone FOLLI come Luigi mantengono vivo il respiro dell'evoluzione esistenziale. Una voce sottile si innalza dalla coscienza cristica (universale) e sussurra: "lascia che i morti seppelliscano i loro morti!"... tu va e vivi la tua follia. Grazie Luigi!!!
Amedeo | scritto 19/12/09
Ho visto quanto hai pubblicato del progetto "La giostra". È un insieme straordinario, fa molto pensare sull'attualità: i drammi e le passioni umane fanno sempre parte della vita di ogni persona; in passato... nel presente... e per il futuro sarà sempre così (forse). Questa tua opera d'arte risveglia la riflessione, ingenera il quesito nell'animo umano, che perseguire le passioni è la sola condizione risolutiva per attutire il dramma che accompagna il vivere del genere umano.
Marina | scritto 21/07/09
Bello, Luigi. Promette molto bene e continuo a pensare che lo strumento innovativo sia una grande idea. Voglio solo capire se può "reggere" un intero corto senza infastidire. Ma senz'altro sì. Un bacione, amico artista.
Angelo | scritto 20/07/09
È bellissimo. Nulla è più bello del poter realizzare i propri sogni facendoli diventare realtà, ma pur sempre belli come i sogni. Davvero un progetto elevato in questo periodo di così basso profilo generale.
Emanuela | scritto 06/07/09
Luigi Alberton fa sempre delle cose... non trovo aggettivi che non siano banali o restrittivi. Volevo dire eccellenti o meravigliose, ma sono qualcosa di più ed è sempre una ventata d'aria fresca.
La storia
Un incontro fugace tra le calli veneziane, quasi una visione: una donna, lo sguardo colmo di sofferenza. Davide non riesce a liberarsi dal ricordo di quella donna. La dipinge, la sogna, gli pare di sentirne la voce… La donna diventa un'ossessione, un vortice di immagini, suoni e ricordi che lui non sapeva di avere, una melodia misteriosa...
Davide sprofonda in uno stato di allucinazione continua che manda in frantumi la sua percezione di sé e lo costringe a una ricerca angosciosa in un passato di cui non ha alcuna coscienza. Emerge dalle spire dell'ossessione un legame d'amore, forte e intenso. In una vita passata. Un legame brutalmente spezzato dalla follia della guerra, ma non per questo dissolto. Davide ora sa.