L'arte come esperienza educativa evolutiva è urgente soprattutto per le nuove generazioni, le più esposte ai modelli sociali oggi imperanti, ma anche le più ricettive e sensibili al cambiamento e alla forza evolutiva dell'arte.

La realtà in cui crescono i giovani è impoverita e defraudata dei suoi valori, non dà prospettive per il futuro e non li incoraggia a coltivare i loro talenti, ad esprimere e maturare responsabilmente la loro individuale personalità, a intervenire fattivamente nel mondo.


I giovani si adeguano al modello imperante soffocando se stessi e i propri sogni. L'alternativa sotto gli occhi di tutti è sin troppo spesso la fuga dalla realtà, lo sballo.

L'esperienza artistica, con i valori che abbiamo delineato, è per noi il modo e lo strumento più potente per proporre ai giovani esempi alternativi e modelli positivi, attraverso forme di progettualità artistica condivisa e compartecipata.

Questa progettualità recupera e rinnova il valore della trasmissione della conoscenza, un concetto antico, che da sempre è parte fondamentale dell’evoluzione dell'uomo. Oggi si è creato tra le generazioni un vuoto (o forse un baratro). Spesso all'origine di questo vuoto c'è la triste realtà che non abbiamo niente (o ben poco) da dire e da trasmettere. Ma chi ha maturato una profonda esperienza da insegnare, ha la responsabilità sociale di farlo. Tanto più gli artisti.

La trasmissione della conoscenza alle generazioni più giovani è uno scambio reciproco. Gli adulti mettono a disposizione la loro esperienza, gli strumenti, il metodo; i maestri artigiani tramandano la ricchezza della tradizione e il frutto della loro personale ricerca. I giovani fanno esperienza e imparano facendo. Riacquistano il senso delle radici e fanno proprio il patrimonio di pensiero delle generazioni precedenti, sviluppandolo e arricchendolo con il loro contributo di ricerca. E imparano a lavorare insieme e ad assumersi le proprie responsabilità.

2009 - scritto da Luigi Alberton, tratto dalla libro:
Voglio vivere in un'opera d'arte: Ecofoglia »
Foto tratta da: Tutti in scena: cronistoria »