ASCOLTA IL VISIOLEMMA

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Visiolemma di Loris Rampazzo, liberamente ispirato a "Hotel by a railroad" (1952),
olio su tela di Edward Hopper (Hirshhorn Museum, Washington DC)








Alfred: Cara, ti vedo pallida. Che cosa c'è?

Helen: Oh, ma è ovvio, caro. Tutto è finito.

Alfred: Tutto cosa, amore?

Helen: Tutto. La nostra vita, la quotidianità che per cinquant'anni ci ha tenuti insieme. Noi due.

Alfred: Helen, ti devi rassegnare…

Helen: Come fosse facile!

Alfred: È inutile piangere sopra un passato fatto di appunti che raccogli da una vita. Piuttosto… i Wanders si stanno trasferendo, lo sapevi?

Helen: I Wanders? Questa poi, non me l'aspettavo…

Alfred: No, no. Resta dove sei, ti prego. Su quella poltrona… hai un sorriso splendido, Helen. Non lo perdere mai. Ti prego.

Helen: E come faccio, con quello che ci sta accadendo!

Alfred: Sì, lo so. Hai ragione. I colori ci stanno mettendo a nudo l'anima, e come tutte le finzioni stiamo per scomparire anche noi. Fra poco tutto sarà finito, ma… ti posso garantire che questa sigaretta ha ancora il suo sapore eccezionale.

Helen: Alfred, il fumo è sempre stata una delle tue passioni, almeno da quando hai iniziato a diventare ricco con i tuoi spettacoli… ma fino a questo punto davvero no, dai!

Alfred: Il teatro? Oh, sì. Il teatro è stato sicuramente tutta la mia vita. Il palcoscenico avrebbe potuto essere benissimo la mia seconda casa, i camerini rifugi alternativi dalla malinconia di tutti i giorni. Sai, Helen, mi hai fatto venire in mente quel famoso spettacolo che feci a…

Helen: Adesso basta, Alfred, ti prego. Stiamo per lasciare questo posto e tu parli solo di quello che ti ha reso felice nella vita?

  Alfred: E di che cosa sennò, scusa? Ti pare poco? Ecco vedi, cara, noi siamo questo mozzicone di sigaretta… qualcosa che si consuma lentamente con il trascorrere del tempo, ma che lascia comunque al futuro il sapore della nostra presenza.

Helen: Adesso fai anche il poeta?

Alfred: Scusa. È più forte di me. Oddio, eccola. Di nuovo.

Helen: Chi? La signora Wanders che sgrida il figlioletto mentre fa i bagagli?

Alfred: No. La depressione. Mi sta divorando.

Helen: Finalmente è l'ultima volta! Guarda, Alfred, stiamo perdendo consistenza… stiamo… stiamo… scomparendo. Ma noi possiamo davvero andarcene così?

Alfred: Sì. Abbracciami, Helen. Più forte che puoi.

Helen: Tutto sta per finire, non è così?

Alfred: Sì, cara. Proprio così. Qualcuno ha voluto che tutto questo durasse fin qui. Il brutto è che non ha tenuto conto della coscienza di ognuno di noi. Dopo tutto siamo anche degli esseri umani, o sbaglio?

Helen: Personaggi, Alfred. Personaggi. Soltanto personaggi.

Alfred: Personaggi… umani.

Helen: Caro, cosa scrivo sull'ultima pagina del diario?

Alfred: E alla fine andò tutto secondo i piani!

Helen: Ma cosa dici? No, no. Qualcosa di più dolce… sensato…

Alfred: Tipo… illusi per cinquant'anni da pittore fallito…

Helen: Dai, non fare lo stupido. Su, qualcosa di serio!

Alfred: Mmm… qualcosa di serio…

Helen: Allora?

Alfred: Helen… ho trovato!

Helen: Davvero?! Cosa?




In questa pagina del Mosaico
"Uomini dimenticati" è un visiolemma di Loris Rampazzo, giovane artista, attore di teatro e scrittore. "Uomini dimenticati" ha ricevuto la menzione speciale al 5° concorso regionale per le scuole "Bella scrittura per l'opera d'arte 2006" indetto dall'IRRE Veneto. Audioracconto: voci di Loris Rampazzo e Sara Tamburello; registrazione di Luigi Alberton. Sullo sfondo: acquarello di Maria del Mar, una rivisitazione di "Hotel by a railroad" alla luce di "Uomini dimenticati". Progetto grafico di Luigi e Monica Alberton. Tutti gli elementi di questa pagina sono soggetti a copyright. Pubblicato su Immaginario Sonoro il 25/10/08.
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COMMENTI

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Valery | scritto 27/04/09

Mi piace l'arte in generale. Questo sito propone pagine interessantissime e impegnate, complimenti agli ideatori di tutto questo e un grazie speciale a Loris che mi ha iniziata a questo unico e magico ambiente.

Manolo | scritto 27/04/09

Complimenti Loris, un'interpretazione coi fiocchi! Quando Loris è all'opera si vede la passione e la convinzione in quello che fa, cosa che a mio parere manca a molti artisti. Ancora complimenti Loris e di nuovo complimenti! Continua così!

Valery | scritto 27/04/09

Caspita Loris, sei proprio bravo, ti faccio i miei complimenti! Congratulazioni :-)

Elisa | scritto 01/12/08

Non ho parole Loris! Hai la capacità di rendere spettatore un semplice lettore!

Luca | scritto 19/11/08

Loris è come Dickens: quando legge fa vedere anche il bianco oltre alle parole. E Sara è anche lei una giovane promessa.

Alberto | scritto 14/11/08

Carissimo Loris, stasera riascoltando il testo ho riprovato le stesse emozioni della serata a Breganze!!! Complimenti anche a Sara!!!

Erica | scritto 14/11/08

Allora??? cos'ha trovato?? Bella questa cosa, ma io sono troppo razionale se non mi spieghi tutto vado in delirio! :) Complimenti ragazzi, molto ben fatto, purtroppo manca il sostegno della vista che a mio modesto parere rende tutto più facilmente comprensibile... Ne vogliamo ancora! ;)

Francesco | scritto 01/11/08

Loris... ho ascoltto il pezzo 3 volte... te e Sara siete bravissimi riuscite davvero a dare vita ed emozioni alle immagini... spero metterai qui altre tue opere!!

Piera | scritto 26/10/08

Caro Loris, ricordo di quando scrivesti questo pezzo, eri solo uno studente. Ora sei un attore!