Gino Bogoni








"Chi si è mai preoccupato del proprio respiro?
Così dev'essere la nostra creatività.
Deve venire spontaneamente."

"Prima di iniziare, non ho idea di quello che succederà.
Tutto prende forma appena trovo l'equilibrio
e l'invenzione nasce dal susseguirsi
del chiaroscuro delle forme plasmate dal mio pollice.
È solo un ritmo scandito in armonia, come note musicali,
come le fiamme che si sprigionano dalla legna che arde in un focolare,
che ci costringono a guardarle e fanno provare gioia e vitalità;
o come l'onda del mare che si frange schiumosa sopra gli scogli,
battito dietro battito."

"Nelle proprie ricerche bisogna essere autentici
ed ogni opera d'arte deve aver motivo di esistere."

"Una scultura che trasmette il messaggio dell'arte, ci comunica qualità,
viene proprio dallo spirito, dal più profondo dell'artista."

"Dobbiamo rinnovarci: non per sola forza di volontà, ma spontaneamente;
spinti da un'urgenza interiore che nasce dalla nostra sensibilità, dal nostro istinto."

Gino Bogoni
(Verona, 7 luglio 1921 – 23 novembre 1990)




In questa pagina del Mosaico
Questa pagina è un omaggio alla Ricerca Artistica, bisogno profondo dell'uomo, strumento di conoscenza ed evoluzione. La ricerca dello scultore Gino Bogoni è "desiderio avventuroso" e mai pago di una vita intera e sua unica ragione d'essere. La ricerca sonora di Sbibu, percussionista e sperimentatore per vocazione, scopre il suono della materia, fa cantare le opere in bronzo di Bogoni e con esse canta. L'arte genera nuova arte.

La scultura sonante "Lotus" (1972/73) è un'opera in bronzo di Gino Bogoni (1921-1990) -
ww.ginobogoni.com. Le riflessioni sull'arte di Gino Bogoni sono tratte dal suo "Diario d'Artista", pubblicato da Gemma Editco nel 2006.

Il frammento video è tratto dal DVD "Concerto in bronzo" (project: Patrizia Arduini Bogoni; directed by: Massimo Totola; video concept & director: Alvaro Lanciai). Nel concerto, le sculture di Gino Bogoni sono attori in scena e strumenti musicali. Sulla scena, esse trovano una voce propria, attuale e intensa, che ad altre voci si intreccia: un sax, una chitarra, una tromba, la parola, la danza.

L'immagine di sfondo è di Ph. Zatac, è il racconto del "suo" Lotus e del mondo che in lui ha evocato. Il progetto grafico è di Luigi e Monica Alberton. Ringraziamo Patrizia Arduini Bogoni per averci fatto entrare nel mondo di Gino Bogoni e per la passione e l'entusiasmo con cui lo condivide.

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Pubblicato su Immaginario Sonoro il 17/06/09.

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