Das Fensterrecht Die einen behaupten, die Häuser bestehen aus Mauern. Ich sage, die Häuser bestehen aus Fenster. Jedes Fenster hat doch einzeln für sich seine Lebensberechtigung. Fenster in Reih und Glied sind traurig, Fenster müssen tanzen können. Fenster sind die Brücke zwischen innen und außen. Ein Mann in einem Mietshaus muß die Möglichkeit haben, sich aus seinem Fenster zu beugen und – so weit seine Hände reichen – das Mauerwerk abzukratzen. Und es muß ihm gestattet sein, mit einem langen Pinsel – so weit er reichen kann – alles außen zu bemalen, so daß man von weitem, von der Straße sehen kann: Dort wohnt ein Mensch, der sich [...] unterscheidet. Was wir dringend benötigen, sind Schönheitshindernisse. Paradiese kann man nur selber machen, mit eigener Kreativität in Harmonie mit der freien Kreativität der Natur. |
Il diritto delle finestre Alcuni dicono che le case sono fatte di muri. Io dico che le case sono fatte di finestre. Ogni singola finestra ha un proprio diritto alla vita. Le finestre in fila e in schiera sono tristi, le finestre devono poter danzare. Le finestre sono i ponti tra interno ed esterno. Una persona in una casa in affitto deve potersi sporgere dalla sua finestra e grattare via l'intonaco, fin dove arriva il braccio. E deve poter dipingere con un lungo pennello tutto l'esterno, fin dove arriva il braccio, in modo che si veda da lontano, dalla strada, che lì vive qualcuno che è diverso... Ciò di cui abbiamo urgentemente bisogno sono barriere di bellezza. I paradisi li possiamo fare solo con le nostre mani, con la nostra creatività, in armonia con la libera creatività della Natura. Friendensreich Hundertwasser (1928-2000) |
Le citazioni di Hundertwasser sono tratte dal libro "Hundertwasser – KunstHausWien", Köln, Taschen, 2007, pp. 12 e 16, con traduzione di Maria Cristina Leardini e testo di M. Cristina Leardini e Luigi Alberton. Nelle foto: stabilimenti termali Rogner Bad Blumau, Austria, progettati da Friedensreich Hundertwasser. Foto di Luigi Alberton (2008). Progetto grafico di Monica Alberton. Tutti gli elementi di questa pagina sono soggetti a copyright. Pubblicato su Immaginario Sonoro il 25/10/08. Altre pagine della Galleria Mosaico »
Assunta | scritto 14/05/10
Questo progetto è di una bellezza unica da non sembrare vero. Condivido pienamente le vostre parole riguardo al bisogno di arte che rispetti l'uomo nella sua essenza. Grazie per il lavoro fatto e complimenti.
Beatrice | scritto 12/11/08
È straordinaria questa testimonianza fotografica; sembra quasi lo scenario di una fiaba.
Rossella | scritto 26/10/08
"Anche da una finestretta piccola si può vedere il mondo" diceva Leopardi. Venditti, qualche anno dopo, ha invece detto che le finestre sono come tanti occhi. Sono occhi che guardano il mondo, ma dal mondo è bello vederle con le tende un po' aperte un po' chiuse, con i balconi che sbattono al vento, con le luci all'interno e le ombre che si muovono o sentire le risate dal di fuori o la puzza di aglio dalle finestre delle cucine. E' vero, le finestre sono ponti.
Un viaggio nelle verdi terre d'Austria alla scoperta delle fiabesche architetture di Hundertwasser, un grande pensatore, un sognatore, un uomo d'azione. Una tappa a Blumau, dove l'architettura diventa tutt'uno con la Natura, dove le case colorate spuntano dalla terra come fiori, e i prati crescono sui tetti, e gli alberi-inquilini si affacciano dalle finestre. Qui non c'è ripetizione, non c'è posto per la linea retta: la creatività è volo libero.
Di Hundertwasser, condividiamo le idee sull'arte, amiamo la poesia, la tenacia, la concretezza.
Un'arte, la sua, ricca di colore e di ritmo, libera, profondamente etica, evolutiva, gioiosa e vitale, un'arte che lotta con coraggio per la Bellezza, che cerca a oltranza un'armonia con la Natura.
Le architetture di Hundertwasser – i mosaici, le ceramiche, le imprevedibili colonne, le onde dei pavimenti – traducono nel concreto la sua visione, ne confermano la fattibilità, mostrano altre strade. Percorribili. Le strade di un equilibrio, possibile, con la Natura.
Maria Cristina Leardini e Luigi Alberton