Le avanguardie si indirizzano verso una lotta contro la mercificazione e il consumo industriale dell'arte: la realtà esterna, quotidiana, viene percepita come negazione, disgregazione, non possesso, esclusione dell'individualità in varie forme.

Così il Futurismo, assieme ad altri movimenti, si muove verso il "futuro", verso la modernità. Si libera dal linguaggio tradizionale, per assicurarsi una comunicazione provocatoria. I futuristi hanno coscienza dell'importanza dell'industrializzazione, processo che sta radicalmente modificando la società e suoi valori, e propongono idee culturali che esaltano l'intuizione come mezzo per conoscere ed entrare in contatto con "l'oggetto", non più visto come semplice mezzo di contemplazione estetica, ma come oggetto arte, merce di scambio e di utilizzo.

Lo stesso accade nel nostro tempo, dove tutto è mosso dalle regole di mercato, dove gli spazi abitativi sono considerati semplici elementi di passaggio, poiché l'uomo ha perso la sua personalità, e la sua sensibilità sembra essersi assopita, avvolta da questo vortice di vacua immagine: anche l'elemento arredo assottiglia il suo significato, perdendo la bellezza e spesso l'utilità, incentivando il solo desiderio di possesso, per essere considerato semplice oggetto di produzione.

Nasce un bisogno di rottura, cresce l'urgenza del bello, cresce il desiderio di possedere oggetti speciali, che non siano solo mezzi di utilizzo temporale ma che assumano anche il ruolo di arredo, scultura permanente proiettata a sviluppare sensazioni, a risvegliare la sensibilità, a stimolare la personalità, a sviluppare la coscienza.

Giochi di forme e di luci, gioco di chiaro e scuro, profili aggraziati, delicati e sinuosi; unica si presenta la storia degli oggetti progettati da Amedeo Sinico. Osservando il design di questo artista, si percepisce la volontà di dare un significato profondo all'idea contemporanea dell'arte, che prende i suoi inizi dall'architettura per svilupparla nella scultura.

L'architettura è la disciplina che ha come scopo la progettazione e l'organizzazione degli spazi in cui l'essere umano deve vivere. Essa nasce per soddisfare le necessità primarie dell'uomo e in un secondo tempo vi si affianca la ricerca di un'estetica del costruito; nasce quindi l'architettura come arte visiva, dotata di proprie peculiarità.

L'architettura è un insieme di tre fondamenti: la stabilità, l'utilità, la bellezza. Insomma, vi sono inscritte le tre grandi qualità: strutturali, funzionali, estetiche. Senza stabilità l'architettura è pericolosa; senza utilità è fine a sé stessa ed è semplicemente un involucro; senza bellezza si parla solo di edilizia.

Riprendendo Le Corbusier, "L'architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi nella luce" (1923). Inoltre, "L'architettura è la più antica professione sulla terra, l'arte del costruire, ma anche l'arte di rappresentare le cose" (Renzo Piano, 2007).

Un contributo storico fondamentale per creare le basi del design va alla scuola delle arti del Bauhaus. Recitava il manifesto, nel 1919: "[…] architetti, scultori, pittori […] Insieme vogliamo, concepiamo, creiamo la nuova costruzione del futuro, che sarà tutto in una sola forma: architettura e scultura e pittura […]".

Nasce una reazione allo scadimento qualitativo ed estetico degli oggetti d'uso comune, si cerca di ridare vigore all'arte dell'oggetto per uso quotidiano. Il traguardo da raggiungere è quindi un costruire, ovvero un progettare, che sia mezzo per trasformare la vita: si crea così un incastro perfetto tra forma e funzione. L'oggetto viene studiato nella sua forma per calzare perfettamente nella funzione per cui è stato progettato, si rende evidente l'integrazione tra arte e vita vissuta.

L'oggetto è l'architettura. Il design è il progetto teorico dell'architettura. Il designer è l'architetto. L'arte dell'oggetto è l'arte dell'architettura: sono due elementi inscindibili, sono uno lo scopo dell'altro. La funzione del design è quella di costruire un unico che assommi in sé contemporaneamente valenze estetiche, funzionali nell'uso e costruttive dell'ambiente. Il designer è il creatore che deve assicurarsi che l'idea iniziale sia rispettata e quindi assolva lo scopo preposto.

Mi piace nominare il Futurismo prima e il Bauhaus poi, perché ricordano la forza espressiva, ma soprattutto il coraggio che ha saputo mostrare Amedeo Sinico nell'intraprendere un nuovo percorso artistico del design. Amedeo Sinico riesce a raccogliere l'essenza della storia architettonica contemporanea e a trasmetterla all'oggetto arredo, rendendolo un monumento intimo, che appartiene alla coscienza umana.

Negli oggetti progettati da Amedeo Sinico si riconosce una unicità dell'intenzione che ricorda la forza espressiva dichiarata dai manifesti delle avanguardie; egli è un innovatore e un precursore della ricerca qualitativa della vita, proprio come afferma il Bauhaus, e riesce a unire architettura, scultura e pittura in un unico, rendendo personale l'oggetto arredamento.

Il design di Amedeo Sinico si può identificare come design di nicchia. Ogni progetto è unico, ogni progetto nasce per calzare all'individuo referente. Le fasi, dall'idea alla progettazione, fino alla realizzazione fisica del disegno, sono pensate e studiate per interagire con l'ambiente. L'oggetto proietta delle qualità, queste diventano le caratteristiche dello stesso nate per produrre degli effetti che, irradiati nell'ambiente, stimolano la coscienza dell'individuo; l'individuo, a sua volta, viene stimolato dalle qualità che provengono dall'oggetto. Riprendendo un concetto di Baba Bedi XVI: "Solo se scrutiamo il cuore profondo dell'Essenza di un oggetto possiamo riconoscere le sue qualità."

Solidità del concetto espresso. Ogni oggetto racchiude un messaggio diretto al cuore, un benessere dei sensi, la bellezza degli spazi. Ogni elemento artistico, conduce gli ambienti abitativi a cui appartiene verso un'integrazione tra oggetto, luogo e uomo. Immaginiamo di vivere in un contesto in cui gli oggetti vengono realizzati seguendo le esigenze evolutive del singolo occupante: cessa l'ambiente casa d'essere considerato un semplice involucro di passaggio, per divenire ambiente qualitativo e stimolante per le singole creatività che vi abitano.

Piacere, armonia: l'ambiente diventa opera d'arte, e la donna e l'uomo entrano nella storia dell'arte. Con essa si diventa scultura partecipe del proprio progresso umano. Ogni movimento quotidiano non è più visto come una mera meccanizzazione, ma entra di diritto nel gesto rituale, non come semplice sopravvivenza, ma come omaggio alla nostra vita. La qualità dell'esistenza diventa principio principe dell'uomo, entrando di diritto nella quotidianità delle azioni.