La mistica di Colle Oppio



LA MISTICA DI COLLE OPPIO

La mistica di Colle Oppio si poggia sulla fragilità di un terreno franoso, in parte sostenuto da grandi aceri argentei e da robuste querce, ma una parte è sprovvista di ogni sostegno, il tutto si affaccia a ponente su di un alto precipizio. In questo luogo sorgono le quattro dimore celesti, ciascuna si erge ai bordi del precipizio.

Il mio percorso mistico inizia dalla prima dimora, quella legata al dolore della Madre Terra; sulla porta ci accoglie l'immagine dello Zodiaco e dell'Angelo, ed è qui che è custodito il grande libro della Creazione ed è racchiusa la luce dell'amata del mio cuore, questa semplice dimora è pervasa da una luce azzurra, simbolo dell'amore materno. E ancora all'interno si trova un grande Angelo di luce azzurra, protettore della dimora.

Continuando il percorso si sale lungo una stretta scalinata fatta di pietre e qui troviamo la dimora degli Angeli, poggiata anch'essa al bordo di un precipizio, di forma ottagonale. Le pareti sono decorate con specchi ed in alto, nei punti di incontro dei lati, si trova una foglia in oro che accentua la forma ottagonale, il tutto è sormontato da una cupola bianca ed oro; ma la straordinarietà di questa dimora è data dal fatto che rappresenta l'iride celeste con i sette colori della luce manifestata, ogni luce è rappresentata dal suo Angelo, così in ogni parete ci appare un Angelo.

Nelle tre nicchie principali sono rappresentati i tre colori primari del rosso del giallo e dell'azzurro, ai loro lati si trovano colori secondari dell'arancio, del verde, del viola e dell'indaco. La bellezza di questa dimora è data dal fatto che il pavimento ed il soffitto con la cupola sono interamente di specchi di vari colori, quindi c'è un rispecchiamento infinito che dà una profondità ed una altezza senza limiti, creando una atmosfera magica. In più nel pavimento si trovano incastonati i sette pianeti tradizionali dello Zodiaco.

Salendo ancora troviamo le quattro colonne mistiche che sorreggono una cupola segnata a vuoto da cui pende l'uovo cosmico che oscilla secondo il soffio del vento; ai piedi delle colonne c'è uno specchio di acqua che riflette la natura circostante ricordandoci il mito di Narciso.

Dopodiché si va nella grande dimora detta Oasi di pace. In questo grande spazio si trova un grande Sole d'oro e un grande Angelo; vi sono quattro colonne votive, ognuna decorata in modo diverso. L'interno di questo luogo di pace è pieno di oggetti, sculture e immagini votive.

Per arrivare a questo luogo si percorre, come l'ha definita Emanuela, la via mistica che partendo dalla nostra casa si snoda nel giardino, circondata da fiori, piante aromatiche e da alberi da frutto, che con le loro vibrazioni ci accompagnano in questo percorso.

Ed è caro al mio cuore ricordare che tutto ciò che si è edificato spiritualmente e visivamente è protetto e contenuto nel mio spinoso giardino di Colle Oppio.

Pietro Gentili
(22 novembre 1932 - 6 aprile 2008)



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Testo e opere di Pietro Gentili. Il testo è tratto da "Una vita e un'arte", pubblicato nel 2003 dall'Istituto di Pedagogia Acquariana. Le immagini riproducono particolari dei templi di Pietro Gentili nel suo giardino. Foto di Emanuela Gentili. Frammento musicale tratto dall'opera "Esehcrut" di Luigi Alberton. Ringraziamo Emanuela Gentili. Pubblicato da Immaginario Sonoro il 21/02/08.
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