Dal 1973 ho sentito l'esigenza di creare un discorso pittorico per porre l'attenzione, attraverso i simboli, alla terra, all'acqua, all'aria, al fuoco, quattro componenti inglobanti la vita, quali elementi rappresentativi della nostra continuità e della sopravvivenza del nostro pianeta, e conseguente recupero di simboli, rialbeggianti dal tempo presocratico, di culti e di misteri e di chiavi esoteriche, per la realtà d'oggi cosciente, per il nostro divenire. […]
È con amore che mi sono ispirato alla natura delle montagne
per creare con emozione il simbolo dell'aria: la pernice bianca, che vive nelle alte vette alpine;
per creare con armonia il simbolo dell'acqua: la mosca di maggio,
che vive nell'acqua purissima tutto l'anno;
con gioia il simbolo della terra: la foglia di ciclamino selvatico, che vive nella pineta;
con meraviglia il simbolo del fuoco: un riflesso del sole sull'acqua.
Giovanni Leombianchi
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Dipinti e testi di Giovanni Leombianchi. Commento di Maria Cristina Leardini.
Pubblicato da Immaginario Sonoro il 26/07/08.
Dipinti e testi di Giovanni Leombianchi. Commento di Maria Cristina Leardini.
Pubblicato da Immaginario Sonoro il 26/07/08.
Creare un linguaggio proprio, di comunicazione con la Natura, della Natura. Di congiunzione. Una foglia è la Terra, l'Aria un'ala; l'Acqua è il volo di una mosca di maggio e il Fuoco è un riflesso di luce sull'acqua. I simboli della Natura entrano in comunicazione anche tra di loro, in un gioco infinito di colori e sovrapposizioni. E nuove immagini nascono, per metamorfosi, come in sogno: un cavalluccio marino, un'evoluzione di un fungo, una facciata di cattedrale o il rosone di una chiesa…
I simboli della Natura "parlano", e dalle loro magiche sovrapposizioni prendono lentamente forma le lettere che andranno a formare un "ecoalfabeto", lingua libera, aperta a un armonico comunicare di e con la Natura: con le parole di Leombianchi, "uno spazio d'amore".